Diminuzione della vitamina D in calciatori professionisti e atleti
I biologi biscegliesi Sergio e Giovanni Logoluso, padre e figlio, del Laboratorio Analisi Logoluso, sono autori, in collaborazione con il Laboratorio del dottor Cocco di Lanciano e con l’Istituto Ortopedico “Galeazzi” di Milano, di un importante studio pubblicato su “Chronobiology International”, autorevole rivista scientifica che si occupa di tutti i settori di ricerca in campo medico e biologico.
Lo studio, intitolato “Ritmo circannuale dei livelli di vitamina D plasmatica e associazione con markers di stress psicofisico in una coorte di calciatori professionisti”, è basato sul monitoraggio dei livelli di vitamina D in 167 calciatori professionisti di Fc Bari, Pescara e Virtus Lanciano nel periodo compreso tra gennaio 2013 e dicembre 2014. Tale monitoraggio, che ha dimostrato come i valori minimi di vitamina D negli atleti scendono tra gennaio e febbraio, è risultato essere fondamentale nella prevenzione dagli infortuni muscolari e traumatici. Una diminuzione della vitamina D in calciatori professionisti e negli atleti in generale può comportare, infatti, un sostanziale aumento degli infortuni. E’ stato inoltre dimostrato che il picco della performance neuromuscolare è associato ad un preciso livello di vitamina D nel sangue.
L’importante pubblicazione sull’autorevole rivista internazionale nasce da lontano e deriva da un servizio molto particolare e specialistico offerto dal Laboratorio Analisi Logoluso a società calcistiche professionistiche e anche ad atleti che gareggiano negli sport individuali in competizioni agonistiche a livello nazionale e internazionale. Si tratta del Protocollo di monitoraggio biochimico dello sport, che consente al Laboratorio di fornire, attraverso l’analisi di particolari valori biochimici (come appunto la vitamina D plasmatica), non paragonabili alle comuni analisi, un quadro molto dettagliato e particolareggiato dello stato di forma dell’atleta. Con questo Protocollo, infatti, è possibile capire quando un agonista è vicino o è già in “overtraining”, ovvero in eccesso di allenamento, il che rende molto probabile che l’atleta possa incappare in infortuni muscolari. In quel caso è necessario si osservi maggiore riposo e recupero. Negli ultimi anni la medicina sportiva e gli staff delle migliori compagini sportive si orientano decisamente verso un tipo di approccio che tiene in grande considerazione la biochimica. Di qui, come sottolineato dai maggiori esperti nel settore, una diversa considerazione dei concetti di riposo e recupero, ritenuti fondamentali per la buona salute degli sportivi, diversamente a quanto succedeva in passato, quando maggiori erano le ore di allenamento e migliori erano i risultati che gli staff medici si aspettavano dagli atleti.
Il Laboratorio Analisi Logoluso, in questo senso, ha cominciato la collaborazione con il Bari Calcio nella stagione 2009-10, prima di serie A con Giampiero Ventura, attuale commissario tecnico della Nazionale, alla guida tecnica. Proprio Ventura è stato uno degli allenatori che maggiormente ha creduto nel Protocollo di monitoraggio biochimico dello sport e nelle nuove frontiere della biochimica associata alla medicina sportiva. In una stagione sportiva, quando sulla panchina dei biancorossi sedeva Vincenzo Torrente, in serie B, con il Protocollo si è addirittura riusciti a ridurre allo zero gli infortuni non traumatici degli atleti.
In definitiva, quindi, si può affermare che i maggiori esperti a livello nazionale e internazionale nella medicina dello sport e nella preparazione atletica da alcuni anni riservano una grandissima attenzione alla biologia umana e alla biochimica. Proprio nella biochimica dello sport il Laboratorio Analisi Logoluso è stato pioniere ed è oggi un indiscusso punto di riferimento, come testimoniano la comprovata esperienza nel settore e la pubblicazione dello studio su una delle riviste più autorevoli al mondo nel campo della biologia.